Informazioni personali

La mia foto
Mary Loú Hill. Peace, love, empathy.

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

29 aprile, 2018

È che ci credo troppo

Il mio problema è che ci credo troppo.
Nella giustizia, nell’equilibrio, nell’armonia eterea, nell’amore travolgente e drammatico, nelle canzoni mielate, nelle persone.
Nella libertà, nella ribellione, nella forza di opporsi e dire “no”, nei folli irrequieti, nei poeti maledetti e le loro deliranti storie.
Credo nella passione, nel sesso, nei morsi che lasciano il segno, nelle liti feroci, negli schiaffi, nei baci dolci, nelle lacrime salate.
Nei romanzi introspettivi, nelle fotografie malinconiche, nei monologhi disperati, nella nostalgia degli anziani, nei film di Terrence Malick.
Ogni giorno apro gli occhi e spero in una bella giornata, in una qualche sorpresa, in un mondo migliore, in una rivoluzione di sognatori, in una pace eterna.
Mi guardo allo specchio e imploro di diventare qualcuno, di riuscire a creare qualcosa di importante, di far arrivare la mia arte in ogni cinema d’Europa, di divenire chi mi sono ripromessa di essere.
E mi ripeto: voglio farcela, voglio vincere, voglio essere quell’uno su mille, voglio costruire il mio impero, voglio essere MaryLoù, non Chiara.
Insoddisfatta, irrequieta e infelice, questo è l’unico destino per le persone come me: perché chi ci crede troppo, ci soffre troppo.
Meglio soffrirci troppo o essere intrappolati in una monotona apatia?

L'ultimo bacio

"Mille violini suonati dal vento L'ultimo abbraccio, mia amata bambina Nel tenue ricordo di una pioggia d'argento Il senso s...

Cerca nel blog